Ecco il video della serie STANZA 76 nel quale io e Bruno Tallarico (candidato Sindaco M5S di Scandicci per le prossime amministrative 2019) vi spieghiamo tutto.
La giunta Fallani chiude l’ultimo consiglio comunale nella vergogna più totale.
Il Consiglio inizia puntuale alle 17:45 e tira dritto fino alle 21 con l’approvazione di tutte le delibere presentate dalla giunta, con i voti favorevoli dei consiglieri di maggioranza (Variazioni di bilancio, debiti pregressi, regolamenti etc…)
Dopo doveva toccare alle mozioni, vale a dire alle richieste, domande dei consiglieri e dei cittadini alla pubblica amministrazione.
Senza nessun coordinamento con i consiglieri, alle ore 21 circa, il presidente Pedullà, invece, proclama una pausa di 5 minuti.
Pausa durante la quale tutti consiglieri PD riconsegnano la tessera e lasciano l’aula.
Anche il sindaco e gli assessori (minuscole volute) fanno la stessa cosa, alcuni diretti verso l’antistante ristorante giapponese, altri, probabilmente verso uno schermo con la partita di stasera.
Come era prevedibile, infatti, dopo 5 minuti nessuno di loro è rientrato e il Presidente a norma di regolamento ha sciolto il consiglio per mancanza del numero legale, impedendo così la discussione delle numerose mozioni all’ordine del giorno.
La prassi di non discutere le mozioni e rinviarle al successivo è attuata da sempre, vergognosamente, ma questo era l’ultimo consiglio e sarebbe stato eticamente corretto esaurire l’ordine del giorno discutendo tutte le mozioni, le quali a questo punto che non saranno mai discusse.
Alcuni cittadini presenti erano esterrefatti, increduli di quanto stava accadendo davanti ai loro occhi.
Il PD non si prende neanche la responsabilità politica di dire apertamente che non ha nessuna intenzione di discutere le mozioni dei cittadini, ma utilizza questI mezzucci da avanspettacolo di bassissima lega, per evitare il confronto democratico con la realtà.
Questo modo di fare politica non ci appartiene, e, come abbiamo avuto modo di rimarcare durante gli interventi della serata, non ringraziamo di certo questa amministrazione per tutto il lavoro che non ha aiutato a fare, che non ha fatto, che si è rifiutata di fare.
Non ci fidiamo di loro, né di chi di questa pasta è fatto, e nemmeno di chi tenta con coraggio invidiabile (o misurata furbizia) di trarne ancora qualcosa, che sia un voto favorevole o un appoggio di qualunque tipo.
Noi siamo noi, loro sono loro e non ci assomigliamo per nulla.
O noi o loro. Votiamoli via.
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